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Di Stefano (CasaPound): “Gli abitanti del Pigneto dovevano tirare una busta d’acqua a Luxuria”

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simonedistefano-2“La Luxuria al Pigneto? Qualche cittadino doveva tirarle in testa una busta d’acqua”. Così Simone Di Stefano commenta la disvventura capitata all’ex parlamentare. Il vicepresidente di CasaPound Italia se la prende con “una sinistra anti-italiana che ha smesso di parlare di casa e lavoro” ma anche con una certa destra, anche radicale, che “manca di coraggio e resta ancorata ai vari Sarkozy o Berlusconi, che la portano solo a fondo”.

Di Stefano, sulle coste del nostro meridione nuovi sbarchi e nuovi morti. Questo Mare Nostrum a che serve, allora?

«Finché ci sarà qualcuno, sulle coste africane, che saprà che può venire in Italia su imbarcazioni in qualsiasi stato, tanto c’è la nostra marina che li va a soccorrere, queste tragedie avverranno sempre più spesso. Il Mare Nostrum è un fallimento su tutta la linea».

Intanto in Francia, anche grazie al Mondiale, si scopre che c’è una parte di cittadini francesi che è tale sulla carta ma che in realtà si sente più legata ai paesi d’origine (in questo caso l’Algeria).

«Si tratta di un fenomeno logico, c’è differenza fra cittadinanza e appartenenza. Soprattutto per quel che riguarda la seconda generazione. Parliamoci chiaro, il sangue non è acqua. Del resto è anche vero che la nazione che accoglie ha spesso pochi motivi per essere amata. Un conto è trovarsi nell’Italia sotto il fascismo, un conto è vivere in questa repubblica delle banane…».

Marine Le Pen ha proposto di rivedere le norme sulla doppia cittadinanza…

«Ha fatto benissimo».

A proposito di Francia: Sarkozy è finito in guai grossi. È anche la crisi di una certa destra istituzionale?

«Certo, la destra istituzionale, da Sarkozy a Berlusconi, ha problemi seri e questo è uno dei motivi per cui sempre più elettori scelgono le forze più radicali e anche anti-liberiste. Le quali però, a loro volta, si sentono ancora troppo spesso imbrigliate in vecchi meccanismi che le tengono legate ai vecchi partiti conservatori. Mi sembra che in certi movimenti ci sia ancora una sostanziale mancanza di coraggio. È il caso, per esempio, di Marine Le Pen che non riesce a fare il gruppo all’Europarlamento perché, per carità, con Alba Dorata non si può parlare. Anche in certe frange radicali si vive ancora nella paura di ciò che può scrivere il gruppo l’Espresso e quindi si resta nell’orbita dei vari Sarkozy e dei vari Berlusconi per paura di osare un po’ di più, anche se costoro non possono fare altro che trascinarti a fondo».

Tornando alla questione immigratoria: cosa pensa della vicenda che ha visto protagonista Vladimir Luxuria al Pigneto?

«Mai come stavolta vale il detto “chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Questo è il risultato di una sinistra che non parla più di casa o lavoro, che manda in Parlamento dei transessuali che hanno l’unico merito di essere tali, e poi va nei quartieri popolari convinta di portare risposte a problemi che però ha creato solo essa stessa. E’ la stessa sinistra che invita ad abbracciare i rom, come fece Pisapia a Milano, che invita ad abbracciare tutti tranne che gli italiani, perché è una sinistra fondamentalmente anti-italiana. Qualche cittadino del Pigneto avrebbe dovuto gettare dal terrazzo una busta d’acqua in testa a Luxuria, come minimo…».


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